Masashi Kishimoto

  • "Enter your caption here"
  • "Enter your caption here"

Masashi Kishimoto

Come molti bambini, uno dei suoi primi anime preferiti fu Doraemon al quale si ispirò per i suoi lavori futuri, influenzati anche da Mobile Suit Gundam e Dr. Slump & Arale. Più passava il tempo e più si accorgeva che il suo interesse per i manga non era solo un hobby. Fin dalle elementari, Kishimoto rimase colpito dai disegni di Dragon Ball e passava il tempo a disegnare tutti i personaggi che vedeva in televisione. Prese anche spunto da un videogioco, Dragon Quest. Il suo primo manga era intitolato Hitari-kun, una storia incentrata su un ragazzo ninja dell'ombra. Arrivato alle medie, a causa dei compiti non poté dedicarsi molto al disegno.
Al liceo cominciò a perdere interesse per i manga, iniziando a praticare il baseball e la pallacanestro. Un giorno mentre passeggiava vide una illustrazione pubblicitaria di Katsuhiro Ōtomo, che diventerà poi una delle sue più grandi influenze proprio per l'originalità nella sua produzione, ma anche per le sue storie innovative e sempre appassionanti. Kishimoto cercò di imitare lo stile di Otomo, ma ben presto capì che imitando lo stile degli altri non avrebbe mai realizzato qualcosa di originale. Si interessò inoltre delle serie Ninku, Ghost in the Shell e Jin-Roh - Uomini e lupi.
Nei suoi ultimi anni di scuola cominciò a disegnare spesso manga e con la speranza di renderlo la sua professione futura frequenta una scuola d'arte. I brevi manga di 31 pagine che creava li faceva leggere a suo fratello e a suo padre, che però davano giudizi negativi. All'Università pensò di realizzare un manga sui samurai, poiché Weekly Shonen Jump non si era dedicata ancora a quel genere (il chanbara); ma proprio in quel periodo viene pubblicato Kenshin samurai vagabondo. Al secondo anno cominciò a realizzare manga per i concorsi di riviste, ma notò che tutte le sue opere più che shōnen erano dei seinen. In seguito, basandosi sul character design di Tetsuya Nishio dell'anime di Ninku, notò che il suo stile fosse divenuto più adatto agli shonen.